Diana Dell'Erba – Attrice – Torino

Bio, Drama, History, Art | 8 min | 2023 | Italy

Creator | Diana Dell’Erba
Artistic Creative Consultant | Luca Beatrice
Cast | Diana Dell’Erba, Eugenio Di Fraia, Simone Nepote André
Location | Castello del Roccolo, Busca (CN)
Music | Marco Robino
VR operator | Motion Pixel Video – Stefano Sburlati
Production | LOUIS NERO FILM
Distribution | L’ALTROFILM (www.altrofilm.it)

Art Direction | Maurizia Caglieris
Costumes | Ella Furfaro
Makeup | Vanessa Ferrauto
Hair stylist | Marco Todaro
Line Producer | Ludmila Gabusi
Sec dec art director | Eva Germani e Francesca Antolini
Paper Art | Jardin Bohemien
Special thanks | Barbara Stabielli
Photo on the poster by Daniele Ratti

Player 360° Lat/Long  – 3D/stereo or 2D/mono – top_bottom or over_undere

Un’esperienza immersiva a 360° in una delle scene più famose della storia dell’arte: il dietro le quinte dell’iconico dipinto “Ofelia” del pittore preraffaellita John Everett Millais.

 

Ophelia è uno spin off del cortometraggio cinematografico “Beata Beatrix” vincitore del Mic Ministero della cultura Direzione Generale Cinema e Audiovisivo 2022 e Short Film Fund 2022 della Film Commission Torino Piemonte.

Nato da un’idea dell’attrice e regista Diana Dell’Erba, con la collaborazione artistica del critico d’arte Luca Beatrice, il corto in virtual reality “OPHELIA” si svolge in epoca Vittoriana e si concentra su una pietra miliare della storia dell’arte. Uno degli aneddoti più noti, affascinanti e drammatici avvenuti durante la realizzazione del celebre dipinto preraffaellita ‘Ofelia’ di John Everett Millais.

Realizzato tra il 1851 e il 1852, il dipinto ritrae la celebre Ophelia dell’Amleto di Shakespeare morta suicida per amore in un ruscello. Una scena che Millais ha riprodotto nei minimi dettagli, trascorrendo prima cinque mesi di incessante lavoro en plein air nel tentativo di cogliere ogni sfumatura della natura e poi sviluppando in atelier il lavoro per ritrarre l’ultimo respiro esalato da Ophelia. Millais sceglie come ispiratrice la musa della famosa Confraternita dei Preraffaelliti di cui fa parte: la modella, poetessa e pittrice Elizabeth Siddal detta Lizzie, icona di una bellezza pura e sovversiva, volto iconico del nuovo e rivoluzionario movimento artistico dei Preraffaelliti.

Il corto in virtual reality “OPHELIA” si svolge interamente all’interno dell’appartamento londinese del pittore Millais accompagnando lo spettatore negli ultimi attimi della realizzazione del dipinto. Per riprodurre fedelmente l’annegamento della fanciulla, Millais fa immergere la sua musa in una vasca da bagno riscaldata solo da tenui candele che pian piano vanno a spegnersi.

Lizzie Siddal, il suo futuro marito, il poeta e pittore Dante Gabriel Rossetti, e l’autore del quadro lottano tra le difficoltà di Lizzie di resistere in una vasca d’acqua ormai ghiacciata, la delusione di Millais a non riuscire a ritrarre il passaggio tra la vita e la morte nella sua essenza e i continuativi tentativi di Rossetti per incoraggiare la sua amata a resistere. In nome dell’Arte, la musa stoicamente continua a posare, contraendo una feroce bronchite che poi ne minerà definitivamente la salute.

Le tensioni, la malinconia e la passione fanno da sfondo in questo dramma da stanza fino ad unire i protagonisti, tra tormenti e conforto, in un amorevole abbraccio.

“OPHELIA” vuole porre l’attenzione sul tema del sacrificio, quel filo sottile che spesso intercorre nella vita di un artista tra la cura della propria persona e il donarsi all’Arte. Rappresentato da questo avvenimento reale, seppur di grande forza simbolica, il corto si interroga sul perfezionismo dell’artista a cui l’opera non smette mai di apparire incompleta e imperfetta.

A 360° immersive experience in a milestone in the history of art:
the story behind the iconic painting “Ophelia” by the Pre-Raphaelite painter John Everett Millais.

Ophelia is a spin-off of the short movie “Beata Beatrix” winner of the “Mic Ministero della cultura Direzione Generale Cinema e Audiovisivo 2022” and “Short Film Fund 2022” of Film Commission Torino Piemonte.

Born from an idea of the actress and director Diana Dell’Erba, with the artistic collaboration of the art critic Luca Beatrice, the virtual reality short “OPHELIA” takes place in the Victorian era and focuses on a milestone in the history of art. One of the most well-known, fascinating and dramatic anecdotes that occurred during the creation of the famous Pre-Raphaelite painting ‘Ophelia’ by John Everett Millais.

Painted between 1851 and 1852, the painting portrays the famous Ophelia from Shakespeare’s Hamlet who committed suicide out of love in a stream. A scene that Millais reproduced down to the smallest detail, first spending five months of incessant work en plein air in an attempt to capture every nuance of nature and then developing the work in the atelier to portray Ophelia’s last breath. Millais chooses as his inspiration the muse of the famous Pre-Raphaelite Brotherhood of which he is a member: the model, poet and painter Elizabeth Siddal known as Lizzie, icon of pure and subversive beauty, emblematic face of the new and revolutionary artistic movement of the Pre-Raphaelites.

The VR short “OPHELIA” takes place entirely inside Millais’ London apartment, accompanying the viewer in the last moments of painting’s creation. To faithfully reproduce the girl’s drowning, Millais has his muse immersed in a bathtub heated only by faint candles that slowly go out.

Lizzie Siddal, her future husband, the poet and painter Dante Gabriel Rossetti, and the author of the painting, each of them carries on a personal struggle: Lizzie in resisting in a tub of by now frozen water, Millais against his disappointment at not being able to portray the passage between life and death in its essence and Rossetti in trying to convince his beloved to resist.

In the name of Art, the muse stoically continues to pose, contracting a ferocious bronchitis which will then definitively undermine her health.

In this room-drama, tensions, melancholy and passion form the backdrop until they unite the protagonists, between torment and comfort, in a loving embrace.

“OPHELIA” wants to focus on the theme of sacrifice, that thin thread that often runs in the life of an artist between taking care of one’s person and giving oneself to Art. Represented by this real event, albeit of great symbolic strength, the short-film questions tension towards perfection of the artist to whom the work never ceases to appear incomplete and imperfect.

Distribuzione OPHELIA

L’artista lavora indefessamente, mirando alla perfezione… ma la sua opera non smette di apparirgli incompleta e imperfetta.
La perfezione gli sfugge, ingannevole e dispettosa, e il suo agire profuma di ossessione.

Nel momento della creazione, il limite che si manifesta tra creatore e opera d’arte è malleabile.
La sua intera esistenza viene sacrificata in nome dell’Arte…
o è la sua vita a trasformarsi in Arte!?

Che cos’è il sacrificio per l’Artista?
Quanto è sottile quel filo che intercorre tra la cura della propria persona e il donarsi all’Arte?

Il cortometraggio “Ophelia” è stata un’occasione per indagare l’atto creativo, e il binomio “euforia/melanconia” che muove il confine invisibile tra creatore e opera d’arte.

In questo cortometraggio, girato in Virtual Reality, le battaglie personali di tre personaggi si incontrano e si scontrano: Elizabeth Siddal in lotta contro il proprio corpo per resistere nell’acqua ghiacciata a rischio della vita, John Everett Millais distrutto dalla convinzione di non essere all’altezza di ritrarre l’essenza dell’ultimo respiro e Dante Gabriel Rossetti nello strenuo tentativo di convincerli a resistere in nome dell’Arte. Tre personaggi che possono rappresentare la lotta che ognuno di noi ha vissuto, almeno una volta nella vita, indeciso tra seguire corpo, mente o emozione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *