Diana Dell'Erba – Attrice – Torino

.DIANA DELL’ERBA.

Attrice, Dreammaker e Mamma

Metà piemontese e metà siciliana, metà nel Cinema e metà nell’Arte Curativa, vivo e lavoro tra recitazione e “sogno”, tra la percezione delle coincidenze e la straordinarietà del fluire… su un ponte tra il manifestato e il non manifestato.

Come attrice ho lavorato con registi come Peter Greenaway, Marco Bellocchio, Louis Nero, Franco Nero, Mamadou Dioume, Riccardo Struchil, Laura Luchetti e attori come F Murray Abraham, Harvey Keitel, William Baldwin, Geraldine Chaplin, Cristopher Lambert, Kabir Bedi e Maria De Medeiros.

Come creatore di sogni (autore, regista e creator…) utilizzo ed esploro vari strumenti artistici per indagare e diffondere temi e idee legati all’indagine di sé, alla crescita personale e al femminile sacro.

diana dell'erba, attrice, Torino

.DIANA DELL’ERBA.

Actress, Dreammaker and Mother

Half Piedmontese and half Sicilian, half in Cinema and half in Soul Healing, I live and work between acting and “dream-making”, between the perception of coincidences and the extraordinary nature of flowing… on a bridge between the manifested and non.

As an actress I have worked with directors like Peter Greenaway, Marco Bellocchio, Louis Nero, Franco Nero, Mamadou Dioume, Riccardo Struchil, Laura Luchetti and actors like F Murray Abraham, Harvey Keitel, William Baldwin, Geraldine Chaplin, Cristopher Lambert, Kabir Bedi and Maria De Medeiros.

As a dream-maker (author, director and creator…) I use and explore various artistic ways to investigate and spread themes & ideas linked with self-investigation, personal growth and the sacred feminine within.

BIOGRAFIA | Nata a Torino nel 1982, metà piemontese e metà siciliana. Appassionata fin da bambina di fotografia. Grazie al caso che mi porta nel 2003 a ricoprire un piccolo ruolo nelle Valigie di Tulse Luper II di Peter Greenaway, mi innamoro dell’aria e del silenzio respirati sul set. Studio diversi metodi di recitazione, dall’actor studio, alla biomeccanica teatrale e al doppiaggio per trovare il mio maestro in Mamadou Dioume, attore di Peter Brook. Affianco il percorso formativo a quello attoriale partecipando a diversi film e cortometraggi. Comprendo che il lavoro dell’attore può rappresentare una strada di ricerca e miglioramento della propria persona, ma sento la necessità di andare oltre; così presto inizio a interessarmi all’intero funzionamento della macchina cinematografica, affiancando la carriera da attrice a quella di fotografa ed assistente alla regia. Nel 2010 mi laureo in Sociologia con la tesi “Donne alla macchina da presa. Uno sguardo di genere sulla regia”, primo passo grazie al quale nel 2014 firmo la mia opera prima Registe, dialogando su una lametta, film-documentario sulla pioniera del cinema Elvira Notari, interpretata da Maria De Medeiros, e sul cinema firmato al femminile.
Nei tanti set che ho la fortuna di abbracciare recito a fianco di grandi del cinema avendo il privilegio di emozionarmi con Harvey Keitel e il Premio Oscar F Murray Abraham, ridere dell’estro di Geraldine Chaplin, osservare l’animo delicato di Rutger Hauer o quello di William Baldwin, imparare da Franco Nero o Christopher Lambert, ammirare l’impeccabilità di Maria de Medeiros e il magnetismo di Kevin Spacey o strabiliarmi nel vedere, tra un ciak e l’altro di una scena d’azione, Kabir Bedi in meditazione.
Tanti artisti che hanno trasformato la loro vita nella loro opera d’arte.
Nel settembre del 2020 nasce Maya, un essere straordinario che mi inizia a nuova vita e mi ispira nell’esplorazione della maternità come grande via di empowerment femminile; così realizzo due podcast e il portale web www.maya.vision.
Nel 2023 firmo la mia prima regia di fiction realizzando Beata Beatrix, cortometraggio tra arte pittorica e cinema in cui interpreto Elizabeth Siddal, musa ispiratrice di Dante Gabriel Rossetti, esponente della Confraternita dei Preraffaelliti; e il cortometraggio in Virtual Reality OPHELIA sulla realizzazione dell’iconico quadro di John Everett Millais.

BIOGRAPHY | Born in 1982, I study different methods of acting: actors-studio, theatrical biomechanics, dubbing, finding my master in Mamadou Dioume (Peter Brook’s actor). I support the training to participation in several movies and short films: The Tulse Luper Suitcases II by Peter Greenaway, Vincere by Marco Bellocchio (2009), Rasputin by Louis Nero (2010), The Mistery of Dante by Louis Nero (2014), The Broken Key by Louis Nero (2017), L’uomo che disegnò Dio by Franco Nero (2021) and many theatrical play, among La Tempesta di Shakespeare by Mamadou Dioume (2014). I understand that the actor’s work should be an avenue of Research, a wake up of consciousness. In 2013 I signed Women directors, talking on a blade, documentary-film about the pioneer Elvira Notari, played by Maria De Medeiros, and about the cinema signed by women (with the major Italian women directors: Lina Wertmüller, Cecilia Mangini Francesca Archibugi, Francesca Comencini, Wilma Labate, Cinzia Th Torrini, Giada Colagrande and film critic Gian Luigi Rondi.)
In the many sets that I am lucky to embrace, I play alongside big actors and I have the privilege of being thrilled with Harvey Keitel and Academy Award F Murray Abraham, laughing at the inspiration of Geraldine Chaplin, observing the delicate soul of Rutger Hauer or that of William Baldwin, learn from Franco Nero or Christopher Lambert, admire the impeccability of Maria de Medeiros and the magnetism of Kevin Spacey or marvel seeing Kabir Bedi meditating between takes in an action scene. Many artists who have transformed their lives into their piece of art.
In September 2020, Maya was born, an extraordinary human being who starts a new life for me and who inspires me to explore motherhood as a great path to female empowerment; so I create two podcasts and the web portal www.maya.vision.
In 2023 I signed my first fiction direction: Beata Beatrix, a short movie between pictorial art and cinema in which I play Elizabeth Siddal, inspiring muse of Dante Gabriel Rossetti, exponent of the Pre-Raphaelite Brotherhood; and the VR short OPHELIA about the making of John Everett Millais’ iconic painting.

…CHE POTREBBE ANCHE ESSERE:

Nasco tra Piemonte e Sicilia, nella paradossale ed utopica ricerca d’equilibrio.
Vengo immortalata in centinaia di foto, tra l’odore di libri, quadri e biscotti alla nocciola.
Assisto stupita al duello della manifestazione. Ascolto voci troppo alte, mi sento schiacciata da fiamme divampanti che i miei occhi provano invano a spegnere con la loro acqua apparentemente infinita.
Respiro il profumo d’erba tagliata ascoltando il canto dei grilli ed osservando le ombre delle persiane che giocano con il bianco muro al mio fianco.
Mi diverto a comandare organizzando laute feste per le amichette con annessi giochi e regali a volte più grandi di quelli ricevuti.
Arriva l’adolescenza e cambia qualcosa, come se dovessi allontanarmi dal mio mondo magico.
Mi crolla il balcone sotto i piedi… Ma poi, io, ora trio, mi diverto a sentirmi una cosa sola ballando, ballando e ballando.
Incontro l’arte recitativa, il set, la forza dei sogni condivisi… e il maestro Mamadou Dioume che, dicendo “Il vero attore è il vero uomo”, connette corpo, arte e ricerca di sé, permettendomi di aprire una delle porte più importanti della mia vita.
Appaiono sempre più luminosi Upaguri e, con stupore e lentissima comprensione, capisco che mi stanno indicando quell’inafferrabile mondo straordinario che inconsapevolmente mi ha fatto tanta compagnia durante la mia infanzia. Realizzo, per la prima volta (leggendo Uspenskij), di nuovo su di un balcone, che ciò a cui pensavo era già stato pensato da tanti, tantissimi…
Alla domanda cosa vuoi fare da grande rispondo “Essere felice” e ancora oggi condivido a pieno quella risposta.
Sacrifico a malincuore alcuni dei miei Upaguri, ne scelgo con entusiasmo altri… forse quelli più complicati. Perché chi davvero comanda è la leonessa nascosta in me… che sa che le cose più difficili si rivelano le più belle e solo lottando con chi è più forte di te puoi crescere sul serio.
Sogno, ricerco e finalmente vedo tradizioni lontane, piene di Meraviglia e difficoltà. Sento i Brividi nel mio cranio frontale.
Attraverso l’Arte, lavoro e Lavoro per mantener vivo quel fuoco che mi permette di attraversare la sofferenza e trasformarla per arrivare a rispondere sempre più a fondo a quelle intime domande che solo cuore, mente e corpo, collaborando, possono mostrare. Per mantenere vivo il coraggio di andare sempre più a fondo nel viaggio verso la Meraviglia…
Incontro Alessandra Comneno, rappresentante della tradizione Maya Tolteca, che mi conduce in un faticoso e importante lavoro coronato con un atto psicomagico che mi cambia per sempre, aprendomi alla maternità. Raggiunta la maggiore età tra me e il compagno di avventura di una vita, ad un dolcissimo “sei sicura?”, inizio nel potente Kenya l’avventura più straordinaria: divento madre di un’anima che appare antica, pura, luminosa, saggia. Un big bang che non finirò mai di benedire… e che mi apre ad un’infinità di mondi, compreso quello della nascita consapevole e rispettata che si manifesta con Verena Schmid e su cui inizio a lavorare, innamorata del suo valore simbolico, iniziatico e trasformativo.
Ora rileggo il significato del nome DIANA: “splendente, luminosa”… penso ad un maestro che mi disse “Nessun nome viene dato per caso” e allora, mi rimbocco le maniche, pensando che sia meglio lavorarci, giorno dopo giorno, attimo dopo attimo… 🙂